Musiche Originali ed eseguite dal Vivo
Registrazioni audio a cura di
Le donne della Divina Commedia oggi
Il Racconto
La stanza delle anime è un omaggio a Dante Alighieri e ad Hildegard von Bingen, due eccelse personalità della cultura vissute ad un secolo di distanza. L'accostamento del massimo poeta italiano alla monaca scrittrice e mistica tedesca riguarda l'al di là, a cui entrambi hanno dedicato le loro opere più importanti.
La Divina Commedia ed i testi di Hildegard presentano diverse similitudini, tanto da far supporre che Dante 100 anni dopo abbia letto e preso spunto dalle opere e dalle miniature della monaca benedettina che già nel 1200 circolavano nell'Europa di allora. Hildegard fu una donna anticonvenzionale, creativa ed eclettica, dai numerosi talenti, una donna eccezionale che non è ancora sufficientemente valorizzata e conosciuta e che ha potuto esplicare le sue eccezionali
capacità solo nella protezione di un convento. Questo inserimento nella drammaturgia della profetessa, (guaritrice, erborista, naturalista, cosmologa, artista, poetessa, drammaturga, musicista, linguista, consigliera politica) ha anche l'obiettivo infatti di sollevare la curiosità su una personalità così rilevante nelle tante discipline in cui si applicò, ma che, come tante altre donne eccelse, non ha raggiunto la fama universale che avrebbe meritato come meritò Dante Alighieri.
Nello spettacolo Hildegard e Dante sono due artisti di oggi, la teologa è la conduttrice di radio Hildegarda e celebra Dante Alighieri, artista dei giorni nostri a cui si sente molto affine, con la visione di alcuni personaggi femminili dei suoi componimenti Inferno, Purgatorio e Paradiso. La conduttrice amplifica i versi di Dante con visioni immaginarie ma realistiche di donne contemporanee, storie che possiamo riconoscere in molte realtà quotidiane. Prendono vita così le figure femminili a cui Dante diede la parola 700 anni fa nella Divina Commedia, evocati in altrettante donne che ne riproducono gli stessi percorsi di vita.
Francesca Da Rimini, Pia De Tolomei, Sapia Salvani, Piccarda Donati, Cunizza da Romano, Beatrice Portinari sono donne d'oggi che vivono gli stessi drammi o momenti felici e creativi rispecchiando le donne di allora con le loro passioni ed i loro sentimenti.
Dante ci parla di noi.
Le musiche, che accompagnano, commentano ed interpretano il percorso visionario, intrecciano i brani delle opere e atmosfere musicali di Hildegard von Bingen con le composizioni originali di Nicola Milan creando un continuum suggestivo dal medioevo ad oggi.
RECENSIONE DELLO SPETTACOLO
"Ho visto questo monologo prodotto dalla Compagnia Arti e Mestieri di Pordenone, scritto e interpretato dalla brava e bella Arianna Addonizio, per la regia di Bruna Braidotti, con musiche elettroniche dal vivo di Nicola Milan al teatro di Rauscedo. Inserendosi nelle celebrazioni al Sommo poeta Dante del 2021, questo spettacolo ha però il pregio di essere estremamente originale. Il concetto di base è che l'Alighieri si sia ispirato per le sue Cantiche anche ad alcune visioni mistiche riportate dalla monaca del XII secolo Hildegarda von Bingen. Qui però è tutto attualizzato in maniera intelligente: Ildegarda è una cantautrice e dj indie, che conduce una trasmissione in una radio indipendente. La puntata a cui assistiamo è dedicata proprio a Dante, visto a sua volta come un rapper molto amato dal pubblico: Ildegarda fa così sentire alcuni "brani" del suo ultimo album "Divina Commedia", in particolare quelli dedicati alle donne, commentandoli. Ed è qui che Ildegarda si trasforma e diventa di volta in volta le donne citate da Dante. Ma anche qui non si tratta di una ripresa pedissequa della Commedia: ogni personaggio è attualizzato in maniera creativa e sorprendente. Così ad esempio Piccarda Donati non è più una suora strappata al convento, bensì una giovane modella sfruttata dalla famiglia che invece vorrebbe ritirarsi dalle passerelle e vivere a contatto con la natura; Sapia (chi se la ricordava... grande scelta!) è una donna che vorrebbe fare carriera ma alla quale per le promozioni sono sempre preferiti i maschi e così via... In questo modo lo spettacolo è una
sorta di struggente sinfonia della condizione femminile attuale, dai femminicidi al volontariato, passando per il concetto di donna musa, con in più il pregio di vedere le femmine parlanti della Commedia, alcune più note come Francesca da Rimini e Pia de Tolomei, altre meno come Cunizza da Romano, rivisitate in maniera sorprendente e azzeccata. Il finale poi è simpaticissimo. Come già accennato sia il testo che l'interpretazione della Addonizio sono magistrali: oltretutto intelligentemente essa si è data anche la possibilità di mostrare al pubblico, senza sbrodolare, le sue abilità canore e
di teatrodanza. Imperdibile."
FRANCESCO CEVARO su LA PANARIE, rivista d'arte e cultura, edizione di MARZO 2022