FARINE, PANI E MULINI

di e con Bruna Braidotti  e con Romano Todesco alla fisarmonica

Collaborazione ai testi Giulio Ferretti

Premio di drammaturgia “ La scrittura della differenza” Capri 2008

Evento realizzato in occasione del centenario dello storico Molino Pordenone

Il racconto del mulino è una cavalcata nella storia  da quando l’antichissima tecnologia della ruota idraulica dei mulini ad acqua ha fatto la sua comparsa per macinare il grano. Il mulino è ‘parlato’ da mugnaie e nobildonne, mogli , figlie e donne dell’oggi in un mosaico di voci che restituiscono, come in un chiacchiericcio della quotidianità, le trasformazioni sociali del territorio del Nord est. Le diverse protagoniste ruotano intorno  al mugnaio , interpretato dal musicista che con la fisarmonica segue anticipa e commenta le vicende rivissute  sulla scena. Rappresenta una figura sociale differente , né servo né padrone, libero soprattutto nel pensiero come testimoniato da diversi mugnai eretici fra cui Domenico Scandella, detto Il Menocchio, il noto mugnaio di Montereale condannato dall’Inquisizione per eresia.

Va in scena  un viaggio nel tempo, il  racconto della trasformazione della società da agricola ad industriale con l’avvento della tecnologia di cui il mulino ad acqua fu il precursore e  di cui Pordenone è un esempio puntuale per  le numerose ruote idrauliche su rogge e corsi d’acqua che  alimentavano  opifici di ogni genere, che diedero poi l’avvio alle numerose industrie succedutesi nel tempo. Di tutti i mulini cittadini rimane testimone ora il Mulino Pordenone,  primo mulino elettrico del Friuli Venezia Giulia, protagonista di quel tumultuoso sviluppo industriale pordenonese che, a partire dalle prime ruote idrauliche, ha portato il territorio a trasformarsi in una delle economie più avanzate d’Italia.

A seguire verrà proposto un momento di convivialità con protagonista il pane prodotto con la farina del Molino di Pordenone.

INGRESSO LIBERO